Omelia 30 aprile 2019
“Nessuno è mai salito al cielo”.
Gesù butta in faccia a Nicodemo il dramma di ogni uomo consapevole, realmente religioso. Il nostro dramma è questo: il nostro cuore brama il cielo -הַשָּׁמַ֖יִם (hashamàim), dicono gli ebrei – la profondità dell’universo, dove inizia il mondo, dove dimora il creatore del mondo. Agli animali non importa nulla del cielo, non guardano il cielo, gli basta la terra, ci nascono e ci muoiono e finisce lì. A noi no! A noi non basta la natura, noi vogliamo il creatore della natura.
“E certo”, dice Nicodemo, “Lo sai anche te, tanto al nostro grido non ha mai risposto nessuno finora. Noi giudei attendiamo la risposta, ma esistiamo da 1545 anni – da Abramo – e il cielo non ha mai risposto”. E Gesù ribatte di schianto: “Mai, eccetto Uno, perché Uno che è disceso dal cielo c’è!”
Nicodemo, immaginate, nella notte, lo guarda scettico: “Ma come può accadere questo?”
Dice: “Dai Gesù, Uno che scende dal cielo…Non me la racconti dai! Lo sai anche te, si dice anche tra noi, ma è un modo di dire…”.
E Gesù, perentorio, quella notte gli rilancia la sfida: “No! Uno c’è. È qui davanti a te. Devi prendere posizione: o mi dici che sono matto o cerchi di rubare il mio segreto”. Sappiamo che Nicodemo sarà scettico e perplesso, eppure inquietato da quella sfida per tutta la vita. Lo troveremo anche dopo che Cristo è risorto ancora lì ad annusare, a cercare; non è tornato a casa tranquillo.
Esattamente come noi stamattina, ci alziamo e cosa facciamo? Perché veniamo qui? Esattamente perché siamo “inquietati” dalla stessa sfida di Nicodemo. Dobbiamo verificare di nuovo la pretesa di quell’Uomo. Dobbiamo dire se la sfida di Gesù è ragionevole e perché crediamo in Lui.
Che ragioni per credere mi dà la mia esperienza umana?
Anche la nostra amicizia ci è data per accogliere questa sfida, per verificare la fede. Non c’è uno scopo, una dignità più grande per un’amicizia nel mondo.
E l’amicizia più desiderabile è aver qualcuno che ti cerca, che sta con te per verificare la fede. È la più desiderabile delle amicizie, è l’unica che non si rompe mai e a cui possono partecipare tutti.
Questa amicizia dentro il mondo si chiama Chiesa anche se è una parola che spesso anche tra i Cristiani evoca tutto fuorché questo scopo.