Omelia Don Carlo 1 febbraio 2019

*Omelia 1 febbraio 2019*

“Non abbandonate, dunque, la vostra franchezza”

È questa franchezza, tradotto un po’ così, la virtù che sconvolge i non cristiani, pagani e ebrei, di fronte alla comunità cristiana. Non è la gratuità perché tutti i popoli, tutti i pagani, gli ebrei amano gratuitamente: una madre e un padre non amano gratuitamente?
Non è neanche la religiosità, lì erano tutti religiosi e comunque tanta gente crede in Dio, Lo crede. Quello che sconvolge, una virtù mai vista è questa παρρησία, _parresia_ , vuol dire letteralmente _dir tutto_ , buttar tutto sul piatto, sbattere tutto davanti all’altro. È un rapporto, un intervenire senza reticenza, i non cristiani si sconvolgono, perché non conoscono questa audacia, non la vivono loro, e quando vedono, per dire, che Pietro e Paolo si dicano in faccia tutto quello che si dovevano dire, dicono: ‘Ho finito’. Scandalo e divisioni, la comunità cristiana è finita, crolla tutto.
Il giorno dopo non è crollato niente, anzi, dopo gli scontri i cristiani escono più certi, più essenziali, più decisi e uniti di prima. Perché? Cos’è che li tiene insieme al punto che si possono permettere questa franchezza, questa audacia totale, di essere liberi? C’è un legame che non si spezza. Non sono uniti perché non hanno problemi, non sono liberi perché non ne hanno: sono liberi di averne i problemi. Infatti, ci pensate? Chi è più scemo? Chi è che non tira fuori mai tutto è perché in fondo ha la coda di paglia, sa che il rapporto è di plastica, si rompe facilmente. Solo chi è certo che il rapporto tiene, butta tutto sul piatto.
Che cos’è questo legame?

“Il Mio giusto per fede vivrà”

Dice la lettera ai romani facendo eco al profeta Isaia. Ecco, il cristiano è un uomo che vive di fede, è la fede la sua vita, è la fede la sua forza, è una forza che lo lega a Dio e che lo lega agli altri. Perché il cristiano sa che Dio si è fatto uomo, si è legato all’uomo per sempre, ci lega a sè per sempre e quindi ci lega tra noi per sempre. Se ci lega Dio, chi ci divide?
Pensavano Pietro, Paolo e tutti gli altri: c’è una sola cosa che può spezzare il legame, che noi perdiamo la fede. Questa è l’origine di questa parresia , di questa franchezza audace e totale, che è anche il test della fede. Tu hai fede quanta franchezza hai, che, attenzione, non vuol dire sbattere tutto in faccia con le parole che a volte feriscono e non sono neanche utili, perché Gesù stesso tante volte, diceva prima il Vangelo, parlava in parabole, a volte taceva pure. Eppure, anche quando parlava in parabole in cui non spiegava nulla o taceva, anche lì aveva questa totale parresia questo tono di libertà audace. Perché Gesù era così audace e libero, franco? Perché lui rispondeva a Dio e basta. Non rispondeva agli amici, non rispondeva neanche a Pietro, che lo aveva fatto capo del gruppo. Quando Pietro pretende che Gesù tenga conto del suo parere si sente dire: ‘Va de retro Satana’. È questa nettezza di posizione e di tono che sfida la libertà di chi incontri e svela quello che c’è nel cuore di ognuno.