Omelia Don Carlo 3 ottobre 2018

Omelia 3 ottobre 2018

Uno lo vede per la strada e di schianto: “Ti seguo ovunque tu andrai.”

Gli basta vederLo, di schianto è preso, sembra l’innamoramento colpo di fulmine. Ma Chi sei Tu che hai questo potere? Perché dice “ti seguirò ovunque Tu vada”? Perché capisce che per capirLo Lo deve seguire, nessuno glielo può spiegare, neanche Lui stesso: deve stare con Lui, vederLo, vivere con Lui e ogni attimo penetrarGli nel cuore, rubarGli il segreto. Lo deve sapere perché capisce che dopo quel che ha visto, dopo averLo visto non può tornare a casa come se non Lo avesse visto, perché ha visto. E quando L’hai visto niente è più uguale a prima: le cose sono quelle, è che per te non sono più quelle; perché avendo visto Lui le cose di schianto si rattrappiscono, si rimpiccioliscono, perché adesso tu desideri quello che ti ha fatto desiderare Lui, sono piccole. Come dice un mistico spagnolo del ‘500, Juán de la Cruz: dopo che hai visto – anche solo per un istante – Lui, le altre cose, il gusto delle cose, ”sabor de bien che es finito”, una creatura limitata, ”lo más que puede llegar”, il massimo che ti possa dare, che cos’è? ”Es cansar el apetito y estragar el paladar”, ti rovina l’appetito, ti rende strano il palato. Non hai più il gusto di prima, perché averLo visto – anche solo per la strada – una zampata te l’ha data. Mi ricordo bene quando successe a me, dopo un autostop di 15 ore sulla cuccetta di un camion giù in Calabria: bastò vederLo, per qualche giorno e son tornato a casa – sempre in autostop – che non ero più quello. Lui però subito ti sfida, mi sfido anche a me, dice:

“Il Figlio dell’uomo [ricordalo] non ha dove posare il capo”

Se vieni con Me e vuoi salvare almeno il cuscino e il pigiama sbagli, con me non devi calcolare, con me non si contratta. Con Me non è come la prima volta che andai in Medio Oriente al bazar: nei bazar mediorientali se prendi un ricordino ti sparano una cifra enorme e se tu gliela paghi subito si offendono, gli togli il rito del contrattare. Gli devi dire che hai la moglie, la figlia che fa la prostituta, cinque figli da mantenere, allora si comincia a contrattare: alla fine si deve arrivare a metà. Ecco Gesù non è un mediorientale, non ha il gusto, il rito del contratto: con Lui o tutto o niente, con Lui non si contratta. In Medio Oriente tutto è trattabile, niente è vero e quindi tutto è uguale a tutto. Con Lui no: con Lui c’è in gioco sempre il cuore, il tono – almeno per me quel giorno é stato così – è sempre alto, perché Lui vive davanti a Dio e davanti a Dio non è che si può stare lì a contattare. Qual è il tono con cui noi affrontiamo le giornate, il lavoro, i rapporti, gli amici, il tono che c’è fra noi quando ci incontriamo? Che cosa vibra dentro?