Omelia Don Carlo 23 ottobre 2018

*omelia 23 ottobre 2018*

“Siate pronti, vegliate!…beati quelli che troverà svegli!”
Nel cuore di Gesù l’uomo vero è l’uomo pronto, sveglio, attento, tutto in attesa. Un uomo teso a tutto, che guarda, che vuole tutto, m è interessato a tutto. Un uomo che impara sempre qualcosa di nuovo per quel che gli accade.
Cresce in tutte le circostanze.
Sente che tutto è per lui, tutto lo riguarda, non gli è estraneo niente, niente per lui è inutile. Ecco: niente è inutile, è un uomo che non si annoia più. Da quando ha incontrato Cristo. non ha più il problema della noia, dei passatempi, di far passare il tempo. Come direbbe Dostoevskij: il tempo ormai è tutto mio, non mi preme più, sono io che premo e spremo lui.
Ecco a un uomo così il tempo non basta più, tanto è quel che ha da vivere.
E cosa ha da vivere un uomo così nel tempo? Dice ancora il Vangelo di domenica: “Aspettano il padrone quando torna dalla festa di nozze.” Ecco che cos’è il tempo per noi, che cosa annienta il tempo, l’attesa di un uomo in festa, l’attesa di poter festeggiare con Lui. Queso è il tempo del cristiano, attendere una festa.
Vivere per festeggiare.
La festa è il contenuto dell’attesa, una festa che è definitiva alla fine del mondo, ma che inizia già ora
che dà già al tempo di adesso il tono della festa. Perché la vita è tutta per prepararla questa festa.
E ha tutta la trepidazione dell’attesa, la cura di chi la sta preparando.
Il lavoro per il cristiano è la preparazione della festa finale.
Noi lavoriamo non appena per lo stipendio, per quanto ci piace, ma per preparare la festa, per arredare il mondo per la festa finale. Pernsate con che cura si lavora, con che passione, con che trepidazione.
Pensate cosa vuol dire alzarsi al mattino con questa coscienza e guardare le cose che incontreremo e tu sai che hai un pezzo di mondo da preparare alla festa definitiva. Ti vien voglia di raccogliere le cartacce e le bottiglie vuote sulla strada perché il mondo è l’arredamento, la location della festa finale.
La cosa più bella è avere amici pronti, svegli, mossi da questa trepidazione, entusiasta e tenera per tutto.