Omelia 10 aprile 2019
“Sarete miei discepoli, conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”.
Perché non è il potere che fa liberi, ma il conoscere la verità e amarla. Se tu non sei cosciente di te – non ti conosci cioè – e non ti ami, tu sei schiavo, hai paura di tutto, di tutti; chiunque ti mette sotto e ti ricatta.
Stamattina, nell’ultima mail che mi è arrivata stanotte, una persona diceva, entusiasta: “Ma cosa mi sta succedendo? Sono finalmente cosciente di me stesso, mi sento libero”. Che cosa è che ci fa liberi?
“Se il Figlio vi farà liberi sarete liberi davvero”.
È solo chi ha coscienza di essere figlio è libero, perché sa di appartenere a un Padre e non a un caso.
Il figlio, Gesù, è così cosciente, così libero che ci può rendere liberi tutti se ci affidiamo a Lui, se Lo seguiamo; meglio ancora, se siamo partecipi di Lui. Quali sono i sintomi che diventiamo liberi, che partecipiamo della Sua libertà? Che non è stata fermata neppure dal potere, dalla condanna del Sinedrio o dalla croce dei Romani.
“Beato chi ha il cuore integro”.
Com’è intelligente questo salmista: il cuore integro, cioè il cuore tutto d’un pezzo che vede il vero e lo ama, perché un uomo si disintegra se pensa una cosa e ne ama un’altra. È terribile, quante volte mi succede: “Sí, sí, è vero, ma è astratto”. O è vero o è falso! Tu non puoi permetterti di pensare una cosa e di amarne un’altra, ti distruggi dentro. Ma un uomo integro non è un uomo integro nel comportamento, cioè bravo, che fa bene tutto, che riesce a fare. Chi ci riesce? Quanti condizionamenti dentro o fuori di noi? L’uomo integro, cioè l’uomo libero, è quello che riconosce il vero, lo ama e basta, a dire che il bianco è bianco sono capaci tutti, di amare il vero son capaci tutti, anche il peccatore più peccatore, il fragile più fragile, il devastato e bastonato. Questo è l’uomo libero e tutti – dice Gesù – potete esserlo; cioè, tutti, a una condizione, come dice il Vangelo di Matteo: “che il Vostro parlare sia sí, sí, no, no. Il di più viene dal maligno”. Quanto “di più” ci complica la vita.