Omelia 18 gennaio 2019
“Non abbiamo mai visto nulla di simile”: gridano davanti a Gesù, davanti a quello che ha fatto, una cosa nuova, mai vista, mai successa.
Non è un pensiero nuovo, ma è un’opera, un fatto. Ha fatto una cosa nuova che fa saltare tutto quello che già sapevano. Per loro era sconcertante che un Uomo si permettesse di perdonare i peccati e poi, subito dopo, come rilancio, come sfida nuova, la guarigione.
Qual è l’esito, qual è la prova che noi siamo di fronte ad una cosa nuova, alla novità assoluta che Gesù porta che è dentro il mondo?
Qual è il sentimento normale di chi Lo riconosce, del cristiano?
“Tutti si meravigliarono”.
Tutti – non ne scappa via nessuno – anche i nemici, che poi devono decidere di farLo fuori, si devono meravigliare.
La meraviglia è il sentimento permanente del cristiano, uno stupore per una novità, il sentimento di una freschezza.
L’abitudine e la noia, la pesantezza del già saputo non appartengono al cristiano e quando se le trova addosso non è perché non è più cristiano, è che non è più cristiano cosciente, è un Cristiano che ha perso la coscienza di quello che gli è successo.
E il secondo test di questa meraviglia è che il cristiano non è che uno si crogiola dentro di sé, non si fa il selfie perché si trova stupito e meravigliato. Il cristiano non è un uomo da selfie!
Dice che “Tutti lodavano Dio”. La meraviglia – loro ci vanno in fondo alla meraviglia – la meraviglia è per un fatto, non è uno stato d’animo ottenuto con gli acidi.
Invece che lamentarsi – perché il mondo resta uguale a prima con tutti i problemi di prima – il cristiano vede quello che vedono gli altri ma lui si meraviglia e di conseguenza non perde tempo a considerare quello che manca e va in fondo, e in fondo c’è Dio e loro “lodavano Dio”. Perché, se ti lamenti, è perché sei rimasto deluso, e se sei rimasto deluso dagli uomini del mondo è perché prima ti eri illuso e se ti eri illuso che loro potessero corrispondere a quello che tu desideravi è perché eri meschino, avevi un desiderio così piccolo, un’aspettativa così meschina da poterti illudere che gli uomini potessero corrispondere. Se tu invece sei cosciente della voragine che hai dentro non ti passa neanche per la testa di illuderti, quindi non sarai mai deluso. E perciò quando vedi la novità di Cristo sei meravigliato e spendi la vita per dar lode a Dio e ringrazi Dio di essere venuto a liberarti dal male dell’uomo moderno che è, soprattutto, il lamento.