Omelia Don Carlo 19 febbraio 2019

Omelia 19 febbraio 2019

“E non capite ancora?”

Cos’è che dobbiamo capire? Cos’è che ci fa saltare tutte le apparenti chiarezze che abbiamo in testa? L’esperienza drammatica che fanno gli Ebrei quando scrivono il libro della Genesi, cercano di immaginare l’origine del mondo e della storia. La prima cosa per cui sono scioccati, che fa saltare lo schema – anche della loro fede – è l’esperienza del male. Il male non della natura, quello che viene dagli uomini. L’ebreo che scrive la Genesi – questo testo che abbiam letto – è un ebreo deportato a Babilonia; Gerusalemme è distrutta: i migliori deportati, gli altri lasciati allo sbando senza più speranza di tornare, e va in crisi la fede ebraica. Dio disse: “Sono pentito di aver creato l’uomo”. Gli Ebrei sono così scioccati, hanno una tale angoscia che si chiedono: “Da dove viene tutto questo male? Perché ci hanno distrutto così?”
Viene da Nabucodonosor. Sì, ma il potere di Nabucodonosor di fare tanto male chi gliel’ha dato? Il colpevole è uno: gliel’ha dato Dio. E Dio ha sbagliato, Dio si deve pentire, Dio lo deve ammettere, Dio si deve correggere e mettono in bocca a Dio che Dio dice: “Avete ragione, ho sbagliato a dare troppa libertà agli uomini”, se ci fosse meno libertà il mondo andrebbe meglio. Attaccano Dio e dicono che Dio non può andare avanti così, ha sbagliato a dar la libertà agli uomini e minacciano Dio e Dio cede, nel loro pensiero. “Sì, è vero! Devo ricominciare da capo, facciamo il reset, distruggo tutto e facciamo un altro mondo senza la libertà”. E immaginano che Dio si arrabbi e decide presto, senza pensarci troppo.
“Cancellerò dalla faccia della terra l’uomo che ho creato”.
Sì, ma quando? Dopo sette giorni le acque del diluvio son sopra la testa.
Capite che cosa gli cambia nella testa? Gli cambia l’immagine di Dio: Dio è diventato un fondamentalista; l’unico Dio in cui sono disposti a credere è un Dio che prende tutto il potere, se lo riprende tutto, non dà troppa libertà agli uomini e deve reagire e Dio reagirà. E dicono che Dio si pentì di aver creato gli uomini. Certo che Dio reagirà, ma non come lo immaginano loro: secondo loro, prima Dio si pente e poi dopo Dio si pente di essersi pentito, ma questo lo vedremo nei prossimi giorni.
Oggi, prima di capire la risposta che darà Dio a questa sfida terribile, dobbiamo capire la domanda e la domanda ce l’abbiamo noi, siamo noi che abbiamo bisogno di capire da dove mai viene tutto questo male e perché Dio dà così tanta libertà agli uomini, perché tutti i giorni noi facciamo l’esperienza del male, del male che viene dagli uomini, dalla libertà. Pensate alla tragedia lacerante del male nei legami affettivi, quando ti senti tradito – tradito! – dalla persona a cui hai dato la vita. Qualche ora fa una persona che ha amato il partner tutta la vita, si è trovato addosso una violenza terribile e si capiscono bene i suicidi o le violenze e i delitti passionali… Oppure pensate nella società, questo ritorno alla dittatura – i dittatori sono quelli che dicono che c’è troppa libertà e la dobbiamo ridurre, ridurre, ridurre. Oggi, la maggior parte della gente non è democratica, sono rimasti pochissimi. La maggior parte della gente dice che c’è troppa libertà. Questo è un problema che abbiamo tutti.
Che fine fa la nostra fede quando siamo atterrati, schiantati dal male che vien dagli uomini, dalla troppa libertà che hanno gli uomini? Che fine fa la nostra fede? Che ne è della nostra idea di Dio e che fine fa il nostro rapporto con Dio?
È prendendo sul serio questa domanda che potremo almeno capire i termini con cui Dio rilancerà alla sfida degli Ebrei che dicono che Dio si deve pentire.