Omelia Don Carlo 25 ottobre 2018

*Omelia 25 ottobre 2018*

“Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra?”

Beh lo dicono tutti, almeno oggi: i cristiani sono pacifisti, anzi un po’ paciocconi e sono più comodi, porgono sempre l’altra guancia, perdonano sempre, non giudicano mai, non si interessano di politica né di soldi. E la povertà dei cristiani fa gioco a quelli che non credono nella povertà: i cristiani aiutano i poveri, gli emarginati, fanno solo aziende no profit, quindi tranquilli.

“No! Io vi dico non pace, ma divisione”

Alla faccia del politicamente corretto!
Divisione e guerra dentro il cuore di ognuno: tra i mille desideri di mille cose buone ed IL desiderio, l’esigenza del significato di quelli, tra i mille desideri delle cose e l’esigenza del Creatore delle cose. Prima grossomodo ‘sti mille desideri si mettono d’accordo, a volte più uno o più l’altro, va al governo uno, va al governo l’altro, ci si mette d’accordo, ci si prova sempre. Ma arriva Gesù nel cuore della guerra: non ci si mette più d’accordo.

“Sono venuto a gettar fuoco sulla terra”

A gettare dentro al cuore il combustibile per IL desiderio dell’infinito. Il cuore si infiamma e quando comincia a fiammeggiare quello non c’è più pace, non ci si mette più d’accordo; non c’è più tregua perché Lui ce L’hai lì davanti e ti mostra che l’infinito c’e, ce l’hai lì davanti, che il combustibile per quel desiderio – che prima era assopito, sembrava uno dei tanti, sembrava che la religione fosse una delle tante esigenze della psicologia umana – ti mostra che c’e. Quello si sveglia, quello lo vuole. E tu vedi davanti a te che esiste ciò per cui sei fatto, per cui quel desiderio, che era sotto la cenere, è fatto. E non hai più pace. Tra gli altri desideri è quello, perché gli altri non stanno più sul mercato, non sono più convincenti, non ti bastan più.
E hai la guerra dentro e anche la guerra fuori, perché la guerra dentro innesca la guerra fuori. Fa l’esempio dei desideri naturali più cari: una famiglia di cinque persone è in guerra, perché? Perché prima ci si metteva d’accordo, fra nuora e suocera, per non far a pezzi l’unico uomo che è in competizione, che si contendono, e ci si mette d’accordo. Adesso no, non ci si mette più d’accordo perché uno non può più rispondere al desiderio dell’altro, sulle mille cose ancora ci si mette d’accordo ma sulle mille e uno no. Non ci si basta più l’un l’altro: il marito non basta più alla moglie, il fratello alla sorella, gli amici agli amici.
Tu capisci che gli affetti veri non sono quelli che si bastano, quelli che ti bastano: quelli non li senti più veri. Quelli veri sono quelli che, non che ti bastano, ma che fanno da combustibile al fuoco del cuore. Sono quelli che innescano la guerra, non contro, ma la guerra per: innescano la ricerca di Lui. E gli amici veri sono quelli che fanno la stessa guerra insieme con te. Vi volete bene per cercarLo in tutte le altre cose, perché non è contro, non è fuori, non è un’alternativa – o Gesù o il resto –, è al cuore di tutto il resto, quindi tutto il resto, tutti gli altri hanno pure loro la guerra dentro.